Consiglio Distrettuale di Disciplina

Recapiti:

Via Lucrezio Caro n. 63
00193 Roma
telefono: 06 36095021
email: roma@consigliodistrettuale.it
pec: disciplina@cddpec.roma.it

 

Presidente
Luca CONTI

Segretario
Giorgio LOMBARDI

Vice Presidenti

Fabio BALLARINI
Daniela BERGAMINI
Beatrice BRUNI
Claudia CAPOROSSI
Marco MAMPIERI
Alessandro PRIORI
Stefano REALI
Marzia SBRAGAGLIA

Componenti dell’intero Consiglio in carica:

1 AGUZZI Giusi RIETI
2 BALLARINI Fabio ROMA
3 BERGAMINI Daniela CASSINO
4 BIANCHINI Alessandro ROMA
5 BRUNI Beatrice FROSINONE
6 CAIAZZA Teresa TIVOLI
7 CALENDA Mauro FROSINONE
8 CAPOROSSI Claudia VITERBO
9 CARLETTI Damiano VELLETRI
10 CAROSELLA Letizia RIETI
11 CARUSO Monica ROMA
12 CELLITTI Rachele FROSINONE
13 CERRI Simonetta CASSINO
14 CONTI Luca RIETI
15 COSTANTINI Remo FROSINONE
16 CURCIO  COSTA Tiziana VELLETRI
17 D’AQUINO Modestino LATINA
18 DI MASSIMO Cristina LATINA
19 FAGIOLI Fiammetta VELLETRI
20 FALCONI Francesco CIVITAVECCHIA
21 GIANNINI Antonella VITERBO
22 GUARNACCIA Alessandra ROMA
23 GUERRIERO Michele VITERBO
24 LOMBARDI Giorgio ROMA
25 MAMPIERI Marco TIVOLI
26 MARTINI Antonio ROMA
27 MAZZI Paolo VELLETRI
28 MORA Andrea LATINA
29 MOSCONI Marcello TIVOLI
30 NOTARI Francesco ROMA
31 PERUGI Stefano VITERBO
32 PETTINO Daniela LATINA
33  PIRANI Paolo CIVITAVECCHIA
34 PRIORI Alessandro VELLETRI
35 RANALDI Raffaella CASSINO
36 REALI Stefano LATINA
37 ROMA Antonio FROSINONE
38 ROSSINI Marco CASSINO
39 RUGOLO Alessandra TIVOLI
40 RUZZA Maria Chiara ROMA
41 SBRAGAGLIA Marzia CIVITAVECCHIA
42 VENTO Marco CASSINO

 

C.D.D. Roma (pres. Micci, rel. Panetta) decisione n. 11 del 21 gennaio 2022

Le manifestazioni di apprezzamento ricevute da un professionista nell’ambito delle sue relazioni sociali attraverso il conferimento di incarichi – in assenza di elementi di prova contrari –  non possono ritenersi idonee ad alterare il principio di corretta e leale concorrenza.

Anche nell’ipotesi in cui sia stato contestato un illecito di pericolo (art. 37 NCDF), in assenza di prova certa o in presenza di prova contraddittoria, il giudice disciplinare deve prosciogliere l’incolpato secondo la regola di giudizio dell’oltre ragionevole dubbio.

(L’incolpato era stato attinto da misura cautelare personale e rinviato a giudizio per l’ipotesi di concorso in corruzione propria perché ritenuto intermediario tra un politico appartenente alla maggioranza – cui era legato da rapporti amicali – e un imprenditore interessato allo sviluppo di progetti edilizi, il quale Gli aveva conferito alcuni incarichi professionali)

LINK DOCUMENTO

CDD ROMA : DECISIONE 2.7.2020 N.89    (dep.28.7.2020) PRESIDENTE SEZ. AVV.  MONTALTO ESTENSORE  AVV. MONTALTO

<< Commette illecito disciplinare sanzionabile ai sensi degli art. 7,9 e 63/2°c. NCDF il professionista che avendo ricevuto mandato da una società di recupero crediti ,omettendo ogni vigilanza,consente ai dipendenti di quest’ultima di effettuare a suo nome   “diffide di pagamento telefoniche” ai presunti debitori con modalità assillanti ,moleste e toni minacciosi  peraltro rendendosi di fatto irreperibile  con quest’ultimi ,impedendogli ogni doverosa interlocuzione.>>

CDD Roma:decisione 18.7.2019 n. 67 Pres.Sez.Laugeni-estensore Montalto

Ne bis in idem:onere di allegazione e  parziale identità di fatti tra la condotta già giudicata con quella  del procedimento in corso.

Incombe sull’incolpato  che eccepisce nel giudizio il ne bis in idem ( precedente decisione su medesimi fatti) sia il cosiddetto “onere di allegazione” ovvero la dimostrazione della dedotta circostanza sia la prova dell’esatta sovrapponibilità delle condotte già giudicate con quelle in corso di procedimento dovendo escludersi il ne bis in idem nel caso di in cui le  condotte già giudicate siano solo parzialmente coincidenti con  quelle imputate nel giudizio in corso.

CDD Roma, pres. Palazzo, rel. Panetta, decisione del 7 febbraio 2019 – 8 marzo 2019, n. 8.

L’art. 9 del Nuovo Codice Deontologico Forense riproduce la “valvola” collegata alla norma di chiusura contenuta nella Legge Forense (art. 3 comma 2), con il mantenimento e la valorizzazione, tra gli altri, dei principi di dignità e decoro della professione, quali naturale corredo deontologico dell’avvocato anche al di fuori dell’attività professionale, equiparabile quoad poenam all’art. 63 comma 1 (E’ censurabile la condotta di un avvocato che impegnato in una competizione sportiva trascenda in plurime aggressioni dell’avversario, così disattendendo il ruolo di promozione sociale ed educazione alla legalità che lo sport rappresenta nella esperienza umana e relazionale